Università Cattolica del Sacro Cuore

Valutazione delle attività svolte dai dottorandi

La valutazione delle attività dei dottorandi viene discussa e formalizzata negli esami di passaggio da un anno all’altro, in occasione dei quali il dottorando presenta e discute di fronte al Collegio dei Docenti una relazione sull’attività svolta e sui risultati conseguiti.

I criteri per il superamento degli esami di passaggio d’anno sono quelli specificati di seguito.

Per il passaggio dal primo al secondo anno

  1. Adeguatezza del progetto di ricerca presentato dal dottorando. Tale progetto:
  • deve avere una struttura coerente ai criteri di riferimento per l’ambito scientifico della sociologia generale;
  • deve evidenziare una sufficiente conoscenza dello stato dell’arte e la capacità di scegliere in maniera motivata un quadro metodologico coerente con il tema di ricerca; deve riportare con sufficiente dettaglio le domande di ricerca e la rilevanza dei risultati attesi, i metodi di raccolta dei dati, le modalità di analisi previste, una discussione riguardo alle eventuali questioni etiche e riguardo alle criticità e ai limiti che si potrebbero incontrare, e ai modi per affrontarli;
  • deve prevedere in linea di massima i tempi di realizzazione (diagramma di Gantt o simili).
  1. Continuità ed efficacia nella partecipazione attiva al programma di formazione dedicata, proposta dal Dottorato: frequenza alle lezioni; contributo alle attività seminariali grazie allo studio individuale, allo svolgimento delle esercitazioni eventualmente richieste e alla preparazione di presentazioni o paper; conseguimento di valutazioni positive nelle attività didattiche in cui è prevista una valutazione.
  2. Partecipazione a seminari e convegni scientifici di livello locale, nazionale e internazionale: è richiesta come minimo la partecipazione in qualità di uditori ai convegni e/o seminari indicati come obbligatori nel programma degli insegnamenti pubblicato annualmente sul web; viene altresì valutata positivamente la partecipazione ad ulteriori iniziative scientifiche.

Vengono inoltre considerate eventuali pubblicazioni su tematiche di interesse del Dottorato (viene tenuto conto sia delle pubblicazioni scientifiche sia di quelle di taglio professionale, a condizione il Collegio le ritenga di buona qualità secondo i criteri scientifico-disciplinari di riferimento) ed eventuali altre attività rilevanti per il percorso formativo del dottorando (ad esempio: soggiorni di studio o ricerca in altre sedi italiane o all’estero; collaborazione ad attività didattiche universitarie; attività professionale nell’ambito dei Servizi di welfare o di volontariato o di stage, purché compatibile con la formazione dottorale).

Per il passaggio dal secondo al terzo anno

  1. Adeguatezza dello stato di avanzamento del progetto di ricerca, da documentare in una relazione scritta che evidenzi la corrispondenza dello stato di avanzamento del progetto, nel merito delle attività di ricerca e nello sviluppo temporale, con quanto precedentemente approvato dal Collegio; oppure dia dettagliate motivazioni delle modifiche eventualmente introdotte;
  2. Continuità ed efficacia nella partecipazione attiva al programma di formazione dedicata, proposta dal Dottorato, secondo gli stessi criteri specificati per l’esame di passaggio dal primo al secondo anno;
  3. Partecipazione a seminari e convegni scientifici di livello locale, nazionale e internazionale. Sono richieste come minimo:
  • la candidatura di una proposta di intervento (abstract) ad un convegno o seminario scientifico nazionale o internazionale, e
  • la partecipazione in qualità di uditori ai convegni e/o seminari indicati come obligatori nel programma degli insegnamenti pubblicato annualmente sul web; viene altresì valutata positivamente la partecipazione ad ulteriori iniziative scientifiche.

Vengono inoltre considerate eventuali pubblicazioni su tematiche di interesse del Dottorato (viene tenuto conto sia delle pubblicazioni scientifiche sia di quelle di taglio professionale, a condizione il Collegio le ritenga di buona qualità secondo i criteri scientifico-disciplinari di riferimento) ed eventuali altre attività rilevanti per il percorso formativo del dottorando (ad esempio: soggiorni di studio o ricerca in altre sedi italiane o all’estero; collaborazione ad attività didattiche universitarie; attività professionale o di volontariato o di stage, purché compatibile con la formazione dottorale).

Per l’ammissione alla discussione della tesi dottorale

  1. Adeguatezza dello stato di avanzamento del progetto di ricerca, da documentare in una relazione scritta che evidenzi la corrispondenza dello stato di avanzamento del progetto, nel merito delle attività di ricerca e nello sviluppo temporale, con quanto precedentemente approvato dal Collegio; oppure dia dettagliate motivazioni delle modifiche eventualmente introdotte;
  2. Adeguata presentazione orale, di fronte al Collegio, dei risultati preliminari del progetto di ricerca;
  3. Continuità ed efficacia nella partecipazione attiva al programma di formazione dedicata, proposta dal Dottorato, secondo gli stessi criteri specificati per l’esame di passaggio dal primo al secondo anno;
  4. Partecipazione a seminari e convegni scientifici di livello locale, nazionale e internazionale. Sono richieste come minimo:
  • la candidatura di due proposta di intervento (abstract) ad un convegno o seminario scientifico nazionale o internazionale, e
  • la partecipazione in qualità i uditori ai convegni e/o seminari indicati come obbligatori nel programma degli insegnamenti pubblicato annualmente sul web; viene altresì valutata positivamente la partecipazione ad ulteriori iniziative scientifiche.

Vengono inoltre considerate eventuali pubblicazioni su tematiche di interesse del Dottorato (viene tenuto conto sia delle pubblicazioni scientifiche sia di quelle di taglio professionale, a condizione il Collegio le ritenga di buona qualità secondo i criteri scientifico-disciplinari di riferimento) ed eventuali altre attività rilevanti per il percorso formativo del dottorando (ad esempio: soggiorni di studio o ricerca in altre sedi italiane o all’estero; collaborazione ad attività didattiche universitarie; attività professionale o di volontariato o di stage, purché compatibile con la formazione dottorale).