Università Cattolica del Sacro Cuore

Aree tematiche e peculiarità della ricerca di Social Work

Dal punto di vista della ricerca, il Social work mutua prevalentemente dalla Sociologia l’impianto metodologico e le tecniche classiche di ricerca sociale, mentre si differenzia per quanto riguarda il dominio disciplinare e la realtà empirica di riferimento.

Il focus disciplinare da un lato riguarda la sofferenza e la vulnerabilità esistenziale colta entro micro contesti relazionali, e dall’altro la capacità dei sistemi professionali di aiuto (in primo luogo gli assistenti sociali) e delle Organizzazioni pubbliche/private attive nel campo del welfare sociale (personal social services) di attivare interventi personalizzati (non standardizzati) al fine di promuovere, nelle singole situazione di bisogno o rischio, migliori opportunità di cura/protezione, ristabilimento (recovery), prevenzione o promozione del benessere sociale.

La ricerca nell’ambito del Social Work presenta quindi due fronti non disgiungibili: uno di tipo conoscitivo, volto a studiare l’esperienza umana delle difficoltà di vita e la capacità di vari soggetti umani interessati di associarsi per fronteggiare i disagi esistenziali; l’altro di tipo trasformativo, volto a delineare le metodologie, le tecniche e le competenze utili a migliorare tali difficoltà.

In particolare, lo studio empirico specifico del Social work (distinto da studi sociologici puri) e quello di analisi di Social policy (in specifico sul tema del welfare sociale) può essere articolato nelle seguenti aree generali di ricerca:

  1. Vissuti e resilienza. Quest’area studia la realtà della sofferenza esistenziale umana, nella sua dimensione sociale, e come la sofferenza associata si accompagni a capacità di resistenza e responsabilità per le proprie vite;
  2. Coping e recovery. Quest’area studia le dinamiche delle reazioni di fronteggiamento: come la preoccupazione e la premura dei soggetti singoli aggancia quella altrui e struttura il prendersi cura associato (il caregiving e varie relazioni di mutualità);
  3. Sviluppo di competenze esperienziali. Come la pratica del fronteggiamento condiviso (relazionale) sviluppa nelle persone comuni capacità rilevanti in ordine all’aiuto esistenziale, anche di tipo para-professionale (natural helpers o esperti per esperienza);
  4. Validazione generalizzabile di metodi professionali. Quest’area studia l’ambito della ricerca sperimentale, perseguibile con il metodo controfattuale, oltreché con l’analisi sistematica della letteratura scientifica;
  5. Valutazione empirica di interventi già effettuati o di progetti innovativi: ricerche valutative ex post o ricerche-azione, perseguibili attraverso vari metodi tradizionali, sia quantitativi che qualitativi;
  6. Analisi di best practices e di fattori di efficacia terapeutica, finalizzate a cogliere i fattori di efficacia trasversali a numerosi interventi «riusciti»;
  7. Azione professionale, competenze formazione e benessere degli operatori. Quest’area studia le professioni sociali entro i sistemi di welfare esistenti: come gli operatori professionisti vivono e organizzano il loro lavoro quotidiano entro i servizi (carichi di lavoro, formazione, vissuti e stress sopportati, competenze acquisite o mancanti, rapporti con la dirigenza ecc.).
  8. Analisi delle politiche di welfare sociale, con specifica attenzione alle loro ricadute sul piano gestionale e organizzativo a livello locale, nonché al loro contributo al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità.
  9. Valutazione delle politiche di welfare sociale, con particolare rilievo agli effetti (diretti e indiretti) sulle popolazioni target e alla loro sostenibilità (sociale ed economica).

Tali aree generali, che si differenziano tra loro per finalità e impianti metodologici di ricerca, incrociano trasversalmente varie tematiche, tra cui quelle che si ritengono più rilevanti per il Corso di Dottorato sono le seguenti

  • Teoria e metodologia del Social Work
  • Tecniche di ricerca sociale partecipativa
  • Social Work education
  • Social Work in child protection
  • Social Work interculturale
  • Funzioni di advocacy professionale di caso
  • Funzioni di case management
  • Lavoro con i gruppi e automutuo aiuto
  • Competenze di facilitazione sociale e di mediazione
  • Sviluppo del capitale sociale
  • Community Social Work
  • Lavoro sociale per il contrasto alla povertà
  • Lavoro sociale per la non autosufficienza e la disabilità
  • Lavoro sociale per il contrasto alla violenza e il supporto alle vittime
  • Contributo organizzativo e gestionale del terzo settore nell’ambito del welfare sociale, anche con riferimento al raggiungimento della sostenibilità del welfare locale.
  • Teorie e pratiche di amministrazione condivisa nel welfare locale (coprogrammazione, coprogettazione)
  • Integrazione dei servizi sociali con i servizi per l’impiego e con i servizi sociosanitari
  • Pratiche partecipative del Quarto settore (informale) nell’ambito della programmazione e progettazione dei servizi